All’interno di una rinomata tenuta vitivinicola, in un antico cascinale elegantemente restaurato, questa insegna offre un’ottima cucina d’autore che si muove, con piglio tecnico e ottimi spunti, fra carne, pesce e cacciagione.

Ristorante dagli ambienti caldi e confortevoli che propone una cucina che, con capacità e senso della misura, intreccia i prodotti del mare alle ricche materie prime regionali.

Da tanti anni il ristorante Al Gatto Nero è un’istituzione cittadina.

L’alta ristorazione piemontese, e italiana tutta, ha un debito con Angelo e Luisa Valazza. Sono stati loro a creare, per primi, agli inizi degli anni Ottanta, quel connubio fra cucina di impronta territoriale, basata però sulla qualità estrema delle materie prime, e suggestioni francesi...

È nel Castello di Grinzane Cavour, uno dei simboli di Langa, che Alessandro Mecca ha trovato la sua nuova dimora.

Ai fornelli si lavora di fino, con lungimiranza e sapienza, cercando di portare in tavola l’essenza del Roero: dai piatti di tradizione contadina alle pietanze elaborate con grandi tecniche. Sicché la tradizione territoriale dialoga con la cucina di Langa, con la vicina Liguria e con la nobile e aristocratica Torino.

Anna Ghisolfi è una solida certezza. La sua capacità nel leggere e ‘rileggere’ prodotti e tradizione è pari solo alla leggerezza della sua mano ai fornelli...

Lo si scrive sin dall’inizio, tanto per sgombrare il campo da possibili fraintendimenti: l’Antica Corona Reale non è solo uno dei migliori ristoranti del Piemonte, ma dell’Italia intera.

Questa trattoria propone da sempre i piatti tipici della cucina popolare piemontese, eseguiti con attenzione e cura, tanto nella scelta delle materie prime quanto nella loro lavorazione.

Nel centro del paese, a pochi passi dalla torre medievale, questo elegante bistrot, finemente arredato in stile minimal, propone ricette della tradizione, accostate a preparazioni più creative.

La cucina, che non si perde dietro i fatui e vuoti sogni della contemporaneità viaggia sicura in un’aura di consolidato sapere tecnico di chiara ascendenza francese, temprato da decenni di approfondimento della grande tradizionale regionale italiana e dal continuo allenamento al gusto.

Locale informale e spigliato che porta avanti una linea di cucina di tradizione rivisitata, basata su buone materie prime, stagionalità e un pizzico di meditato estro creativo.

I Battaglino, ormai alla quarta generazione con Alessia, offrono una vasta gamma di piatti classici, ma pure ‘alternativi’, tra cui alcune proposte vegane.

Giusto pieds dans l’eau questo spigliato ristorante, ricavato in una antica biglietteria per i battelli, propone una cucina curata...

Una piacevolissima atmosfera, con qualche tocco retrò, pervade questo spigliato locale che offre una cucina di tradizione sapientemente rivisitata e alleggerita...

Si sta proprio bene in questa curata e linda trattoria, da oltre vent’anni gestita con passione dalla famiglia Sperone.

Siamo a Monforte d’Alba, nel luogo in cui lo chef pugliese Pasquale Laera ha deciso di fermarsi e di aprire un ristorante che è, indiscutibilmente, una delle migliori soste del territorio.

In cucina Antonio Di Leo propone materie prime locali che valorizza, seguendo le stagioni, con creatività e innovazione.

La cucina di questo elegante ristorante si muove in una bella dimensione di contemporaneità, secondo quelli che sono i dettami ora più voga...

...ecco quindi che dall’intreccio fra passato e presente prende corpo la magia di questo locale caldo e accogliente: ornato di magnifiche opere d’arte contemporanea alle pareti della sala da pranzo, e adorno di una antica stufa a legna in cucina.

È una osteria di taglio contemporaneo questo spigliato locale che punta tutto sulla selezione e sulla qualità degli ingredienti.

Insalata russa «all’antica» o vitello tonnato? Tajarin «quaranta tuorli» con ragù di Salsiccia di Bra o gnocchi alla toma di Martignana e Fontina con semi di papavero?...

All’interno di una valida azienda vinicola, questo ristorante si propone come un’oasi di ricerca e di studio sulle potenzialità di ingredienti e abbinamenti...

Due sono i menu proposti ma c’è anche la possibilità di scegliere alla carta, spaziando da piatti piemontesi ad altri più mediterranei.

Nessuna fuga in avanti ai fornelli: tutt’altro. Qui si celebrano le certezze di un risotto mantecato al vino rosso; le sicurezze dei filetti di pesce persico al burro e salvia...

A parlare nei piatti è il territorio, con i suoi prodotti di stagione, interpretati con sagacia e meditato estro dalla mano del cuoco...

Il territorio è protagonista dei menu, grazie a materie prime di aziende agricole piemontesi...

Entrare da Condividere è sempre una festa: per l’atmosfera, per l’ambiente ricercato ma informale, per il «festival» di piatti e di dessert...

La cucina propone piatti di anima e cuore apprezzati sia da chi ama la tradizione sia da chi predilige assaggi più arditi.

È contemporaneo nell’aspetto, questo curato ristorante. Ma la sua cucina non ha abbandonato le solidità della gastronomia piemontese per inseguire fatue sirene...

È sempre bello sedersi alla tavola di Beppe Rambaldi: vuoi per la location, vuoi per il servizio in sala coordinato dalla moglie Milena, vuoi per il cibo, mai banale.

Questa insegna del buon bere e del buon mangiare punta a valorizzare i produttori del territorio...

Gemma Boeri è davvero una istituzione. La sua rustica trattoria è un approdo sicuro per tutti coloro che vogliono gustare la cucina di Langa più verace.

Questo luogo curato e confortevole affonda le proprie radici nei primi anni del XX secolo, e continua, ancora oggi, a stupire e deliziare i suoi avventori.

Come non innamorarsi di questa magnifica locanda di campagna con la sua cucina verace ma grandiosamente eseguita e la sua sterminata lista di vini che spazia dal Piemonte al resto del mondo?

Tra queste mura antiche va in scena la cucina di uno dei cuochi che, grazie all’intuito, alla cultura e alla limpidezza di pensiero, è annoverabile tra i più moderni del nostro paese: Matteo Baronetto. Niente mode, quindi, in queste sale, niente tendenze, ma grandi capacità tecniche e forte personalità.

È l’imponente Reggia di Venaria a ospitare l’elegante ristorante di Alfredo Russo...

Questo ristorante persevera nella sua filosofia culinaria, che consiste nell'interpretare con rispetto la tradizione gastronomica locale.

Lo stile della cuoca è autentico, d’istinto, di cuore, di pancia. È espressione di una donna determinata, decisa, controcorrente e profondamente legata alle sue origini e alla sua terra. Per questo la rispetta, la valorizza, la racconta a partire da quelle erbe selvatiche che ama raccogliere e che trasforma in piatti d’eccezione.

Luogo informale a due passi dalla Mole Antonelliana, con una cucina che parla di ottime materie prime e di un gusto italiano che guarda al mondo.

...nessun azzardo nei piatti né nessuna ‘confusion’ fra Nord e Sud. Semplicemente – ma gagliardamente – pietanze che uniscono tradizioni differenti all’insegna di gusto e senso della misura.

È un locale bello e contemporaneo, tutto giocato sui caldi e avvolgenti toni del legno, questo Granoturco Bistrot.

La cucina, seppur abbia tenuto il passo dei tempi, non ha perso quell’impronta originaria, schietta e vera, gustosa e essenziale, che da sempre la contraddistingue...

La cucina, qui, è prettamente casalinga, con alcune azzeccate rivisitazioni: in carta si trovano piatti come il vitello tonnato, i ravioli del plin con burro e salvia...

La cucina di Fernando Tommaso Forino apporta una visione diversa alla cucina di Langa...

Il ristorante di questo storico albergo è da molti decenni a questa parte un approdo sicuro per coloro che sono alla ricerca di atmosfere da ‘vecchio Piemonte’ e di una cucina di solida tradizione...

In cucina si lavora di fino, con buon piglio tecnico e tanta attenzione...

Il primo motivo per varcare la soglia del ristorante, ça va sans dire, sono i risotti: in carta ce ne sono una ventina. La scelta spazia dalla locale panissa alla vercellese al Carnaroli burro, salvia e lime.

Seppure Roccaverano sia (giustamente) nota per la sua straordinaria Robiola, lo dovrebbe essere anche per questa sincera osteria di paese...

Quando si arriva quassù, fra i boschi e le montagne, si respira davvero un’aria ‘differente’: più pura, più vera. Come è pura e vera, nella sua aggraziata semplicità, la cucina di questo consolidato albergo...

Ristorante elegante che, da tempo, sta portando avanti, con sagacia, una proposta di cucina creativa...

In una vetusta e affascinante casa, in sale cariche di storia e di calore umano, sfilano i solidi piatti della tradizione piemontese...

Una solida cucina di tradizione e territorio è proposta da questo confortevole locale che – da anni ormai – è sinonimo di qualità e attenzione.

Varcando la soglia del ristorante si respira la vera essenza di questo luogo, teso a far vivere agli ospiti un’esperienza gustativa fuori dal comune.

Questa tavola, anno dopo anno, si conferma come una delle più valide del basso Piemonte.

Senza pretestuosi azzardi i piatti si muovono in un’aura d’alta scuola, intrecciando suggestioni mutuate dalle ricette regionali italiane, a pietanze più prettamente piemontesi.

Stagionalità e materia prima si intrecciano in piatti ben eseguiti, capaci di esprimersi secondo una corretta scansione di aromi e sapori...

Sono i prodotti delle terre circostanti i protagonisti della proposta di questo fine ristorante, posto all’interno di un curato relais di una rinomata azienda vinicola.

Andrea Alciati, il terzo figlio di Guido e Lidia, porta avanti la tradizione di quel vitello tonnato, di quei plin al sugo d’arrosto e di quel ganascino di vitello al forno che – chi ha avuto la fortuna di assaggiare dalle mani di mamma Lidia – mai dimenticherà...

Il luogo è di grande fascino: un antico monastero del XVI secolo, circondato da un giardino all’italiana, magnificamente restaurato...

Il luogo è di indubbio charme. Ma, al di là della patinatura, alberga sia nell’hotel sia nel ristorante una innegabile qualità di fondo.

Questa tavola è vocata alla grande cucina di Langa ma è pure capace di guardare lontano...

In ambienti curati e confortevoli, sfilano piatti di impostazione regionale, alleggeriti e ingentiliti nell’uso di grassi e condimenti.

In una antica residenza nobiliare circondata da vigneti e boschi, con spa e piscina, trova spazio questo elegante ristorante che propone una cucina d’impianto contemporaneo...

Bella e curata trattoria di campagna che propone una nitida cucina del territorio, eseguita con prodotti stagionali e di ottima qualità

Ristorante elegante, da tanti anni solido punto di riferimento per coloro che desiderano gustare una cucina autoriale d’impianto classico...

La cucina, seppur proponga ricette di derivazione sabauda, è di tale finezza e sostanza, leggerezza e gusto, solidità e bellezza, come raramente si trova altrove. Dove gustare il vitello tonnato più buono? Facile: a Il Centro...

È acqua dolce quella del Lago Maggiore, ma in questo curato locale si preferisce quella salata, con il suo pescato prezioso. E difatti la carta parla una lingua equorea...

Ci si diverte a incrociare, in questo locale elegante e curato, tradizioni e stili di cucina, uscendo dai canonici binari della tradizione sabauda.

Nelle sale di un antico palazzo (e in estate nell’antistante loggiato rinascimentale) sfilano i piatti della tradizione astigiana…

Si respira l’aria della bella trattoria d’eccellenza in questo locale curato, con le sue tovaglie candide e la giusta apparecchiatura.

Il luogo è di indubbio fascino ed eleganza. Ma, a parte ciò, è la cucina a colpire nel segno, con le sue molteplici suggestioni e cadenze...

La tradizione è una cosa terribilmente seria. Poveretti quei ‘sedicenti’ critici da quattro soldi che sostengono che tirare bene la sfoglia sia cosa banale. E brasare una carne sia affar di poco conto. Per far bene la prima si deve apprendere l’arte. E per eseguire a puntino la seconda si deve aver studiato. Ben lo sa la cuoca – Paola Naggi – di questa storica insegna di paese...

Ristorante che, in mezzo ai bricchi vitati del Roero, propone una cucina di solida fattura, in buona parte ispirata alle tradizioni piemontesi, rivisitate con estro misurato.

In un magnifico borgo ristrutturato immerso nel verde delle montagne trova spazio una tavola di qualità che propone una cucina ‘di giornata’, di taglio contemporaneo...

Bastano pochi passi all’interno della grande sala vetrata per cogliere il fascino di questo celebre e blasonato locale. Un fascino che trasuda dalle pareti dell’edificio (un asilo degli anni Trenta), come dai profili sinuosi dei bricchi del Barbaresco, che fanno da skyline al ristorante.

Dall’alto delle Langhe il mare non è così lontano. E se non si sente il rumore della risacca se ne possono comunque gustare i profumi e sapori del suo prezioso pescato...

Da anni La Credenza è una delle tavole più amate della ristorazione piemontese.

La proposta gastronomica, che si caratterizza per un approccio moderno e al contempo si distingue per l’equilibrata autenticità, è frutto di tecnica ben appresa...

La carta è equilibrata nelle scelte, capaci di esaltare le materie prime e le tecniche di lavorazione andando ben oltre la tradizione.

La tavola di Giuseppe D’Errico brilla per eleganza nel piatto, nel gusto, nel servizio.

È una ‘piola’ (osteria) decisamente sui generis quella che si incontra in Piazza Risorgimento. E non potrebbe essere altrimenti perché è la ‘piola’ del sommo ristorante Piazza Duomo.

Nel centro del paese, in ambienti eleganti ma piacevolmente informali, sfilano piatti di gusto e sostanza, chiaramente ispirati alle tradizioni gastronomiche del territorio cuneese.

‘Terrazza con vista’ si può a ben ragione dire di questo storico indirizzo (sempre affollato, soprattutto in estate) che affaccia sui bricchi e sui sorì del Barolo.

Non solo tradizione in questa Torre cheraschese, da vent’anni ormai baluardo di cucina buona e sensata.

Ristorante curato ed elegante, diviso in tre calde salette. La cucina si muove nel solco di una creatività meditata, ispirata ai prodotti del territorio e alle ricette della tradizione...

Ristorante che offre, in un'atmosfera intima e familiare, una cucina di eccellente qualità...

La cucina è classica e non disdegna l’unione tra tecnica e gusto francesi a fresca creatività di respiro internazionale.

La cucina punta tutto suoi prodotti (ben selezionati e di ottima qualità) lasciandoli – intelligentemente – protagonisti dei piatti, senza inutili manipolazioni.

I piatti viaggiano in una dimensione di definito piacere gustativo, senza sbavature o inutili pesantezze...

Curatissima trattoria che, in un ambiente che profuma di antico Piemonte, propone una cucina di tradizione, eseguita con mano attenta, buona materia prima e qualche moderato tocco d’inventiva che, qua e là, con attenzione e senso della misura, vivacizza l’offerta.

Bel locale, tutto giocato sui toni del bianco, che offre una cucina di valore, solida e gustosa, con una chiara predilezione per il pesce.

In un ambiente rustico ma assai curato questo locale offre una valida cucina del territorio, eseguita non solo con mano gentile e leggera ma con il giusto piglio d’estro.

La proposta di cucina guarda alle stagioni e ai prodotti del territorio...

Evviva la cucina di tradizione, se è studio e conoscenza di materie prime e di territorio. Evviva quindi questa locanda d’alta Langa che offre un approdo sicuro di buona tavola.

L'atmosfera familiare, gli ambienti rustici e il servizio affabile contribuiscono a garantire un’esperienza piacevole e informale.

Cucina d’autore, di piglio creativo, in questo elegante ristorante sul Lago d’Orta...

Qui l'attenzione ai piatti è notevole, ed è caratterizzata da una maestria culinaria di alto livello e da un marcato senso estetico.

Il luogo è di quelli che toccano il cuore: una locanda in alta montagna (siamo a 1.300 metri), calda e accogliente, tutta legno e pietra, in mezzo alla natura.

Qui si viene per l’atmosfera informale e accogliente, per la scelta dei vini e (non da ultimo) per la cucina...

Non si sbaglia mai a sedersi ai tavoli del ristorante di Marcello Trentini (alias il Mago) che propone una cucina sì contemporanea ma pure piena di rassicuranti certezze.

La cucina si basa su materie prime del territorio, degli alpeggi, delle aziende agricole della zona.

Acqua e terra si incontrano sulle rive del Po, giusto dove sorge questo curato ristorante capace di raccontare con passione e trasporto l’amore per una cucina...

Quella di Massimo Camia è una cucina di tradizione, fatta di ricercatezza ed eleganza...

Matteo Marra propone una cucina sofisticata e all'avanguardia. Le sue creazioni colpiscono per audacia e modernità, ma sono al contempo capaci di rispettare le radici del territorio.

Commovente trattoria del ‘tempo che fu’, questo indirizzo – in un paesino di poche decine di abitanti – è gestito dalla medesima famiglia dal 1872!

In cucina Stefano Sforza porta avanti percorsi creativi capaci di lavorare su sapori e consistenze...

È un opificio vero e proprio questo confortevole locale che propone una bella cucina, ben piantata sul gusto, ed eseguita partendo da materie prime del territorio, scelte con cura.

Bel locale d’impronta contemporanea, dall’atmosfera al contempo curata e informale.

Assolutamente da provare i risotti (specialità della casa) mantecati alla perfezione, come quello con cosce di faraona disossate e tartufo nero...

Bel locale, in mano a una coppia di giovani pieni di travolgente passione, che – in ambienti confortevoli e curati, ma non formali – propongono una cucina d’ispirazione piemontese...

È un inno alla montagna, con le sue stagioni e i suoi prodotti, quello che il giovane cuoco di questa bella insegna innalza con la sua cucina.

Se è fra queste mura che è nato il movimento Slow Food, una ragione c’è. E la ragione è che qui la cucina non solo ripropone, rispettandole, le ricette della più verace tradizione sabauda. Ma le esegue ricercando e utilizzando prodotti di valore, perlopiù reperiti nel circondario.

Si dice ‘osteria’ questo locale ma il suo tono e la sua cucina sono più di una semplice ‘piola’ piemontese.

Piccolo locale, posto nel centro cittadino, che propone un bel connubio tra cucina piemontese e cucina ligure...

Molti i Presidi Slow Food in carta, che consta soprattutto di piatti della tradizione, come gli agnolotti del plin, preparati alla perfezione...

Nel cuore delle colline novaresi, questo elegante indirizzo propone una cucina che, grazie a interessanti rivisitazioni, ben concilia territorio e innovazione.

In un ambiente che trasuda storia e fascino d’altri tempi si gustano le antiche e sostanziose ricette della tradizione piemontese, cucinate con ottime materie prime e seguendo scrupolosamente le regole tramandate di generazione in generazione.

Qui si viene per un’autentica proposta gastronomica, fatta di pochi fronzoli e buona sostanza.

In un ambiente candido, di piacevole contemporaneità, sfilano i piatti tipici della tradizione, preparati con materie prime ben selezionate e le giuste attenzioni in cucina.

Il panorama non è l’unico motivo per scegliere di sedersi alla tavola di Marco Sacco e Christian Balzo: qui si viene per una cucina di sostanza, attenta alle materie prime...

Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto, continua ad ammaliare i suoi ospiti. E lo fa con un understatement che è sintomo di olimpica sicurezza...

Ai fornelli Marco Sacco racconta, con uno stile fortemente tecnico, profumi e sapori vicini e lontani, in un viaggio attraverso suggestioni molteplici.

Erano i tempi eroici e pionieristici della nascita di ciò che sarebbe poi divenuta la grande ristorazione italiana quando Piero Bertinotti apriva il suo Pinocchio. Correva l’anno 1962...

È dal 2019 che lo chef Niccolò Giugni porta avanti una cucina capace di stupire per la lavorazione delle materie prime (sempre eccellenti), la tecnica e la creatività.

Negli affascinanti spazi del settecentesco castello, questa storica insegna propone le ricette tipiche della ricca cucina di Langa, preparate con mano accorta.

Cucina e sala, orto e montagna, si parlano in piatti che, secondo stagionalità e disponibilità di giornata, rendono quantomai tangibile e presente il concetto di sostenibilità, in una sorta di viaggio sensoriale attraverso la Val Varaita, intriso di sapori antichi e moderni al contempo (e non disgiunti da un meditato e accattivante accento fusion).

Proprietario e chef di questo avamposto gastronomico è Marco Forneis che interpreta la cucina tradizionale piemontese rendendola impeccabile.

Siamo in montagna, sì, ma qui è il mare (e che mare!), con i suoi preziosi pesci, crostacei e molluschi a regnare incontrastato.

Sono le colline del Roero a circondare questo luogo del piacere gastronomico vocato sì al territorio ma anche alla grande tradizione della cucina francese.

Il RistoranTino è sempre una bella meta gastronomica, con la sua cucina che guarda al territorio ma non ne è schiava.

La cucina di questa bell’insegna, immersa nel verde delle colline, si muove con piglio tecnico e autoriale fra carne e pesce...

C’è filologia nell’esecuzione delle ricette ma c’è anche il giusto piglio nell’alleggerire e ingentilire...

È una salda certezza questo elegante ma non formale locale, da decenni simbolo e vessillo della cucina monferrina.

La carta riflette l’impegno profuso nell’attenta selezione degli ingredienti, celebrando il territorio con piatti come la lingua in salsa verde e gli agnolotti gobbi ai tre arrosti...

La location è un simbolo della città: fu proprio in questa strada che Luigi Lavazza iniziò la sua avventura imprenditoriale nel 1895.

L’ambiente è moderno e accogliente, e affaccia proprio sull’elegante ingresso del museo, fra colonne in marmo e portici, giusto alle spalle del Caffè San Carlo...

...sono una certezza i suoi piatti, come lo sono il piacere di una accoglienza sorridente e discreta e di un servizio compito ma affabile.

La proposta gastronomica si distingue per l'armoniosa fusione tra tradizione e innovazione, riflettendo il tocco creativo del cuoco...

La storia di questo locale affonda le radici nel cuore della comunità del luogo, con generazioni che si sono succedute nel preservare e arricchire le ricette di famiglia.

Antica locanda, da generazioni di proprietà della famiglia Massolino, che propone le ricette tipiche di Langa, con mano finissima, profonda attenzione all’esaltazione di profumi e sapori, e grande eleganza.

La cucina, in mano a Piervincenzo e a suo figlio Matteo, parla un linguaggio di concreta modernità nel quale è il gusto a trionfare, in piatti che, eseguiti alla perfezione, si esprimono al contempo con nerbo e gentilezza.

L’esperienza alla tavola di Christian Milone possiede quell’eleganza di gusti equilibrati e completi non sempre così scontata da trovare nella ristorazione.

Storico ristorante, fra i primi a essere aperti a Torino, che propone, in ambienti curati e confortevoli, una buona cucina di tradizione, preparata con attenzione.

Dici Carrù e pensi subito al celebre bue grasso, del quale questo paese è patria e simbolo. E proprio il Vascello d’Oro celebra la grandezza e la bontà di questo nobile animale...

Quella di Antonino Cannavacciuolo è una cucina di frontiera, che ha sì un taglio internazionale e risente della vicinanza con il confine, ma percorre l’Italia in lungo e in largo per tornare, infine, alle proprie origini partenopee.

È una espressiva e golosa cucina di carne, di chiaro stampo alpino, a sfilare sui tavoli di questo curato locale, con i suoi interni caldi ma moderni.

In una magnifica villa storica sapientemente restaurata trova spazio questo ristorante raffinato che offre piatti ispirati ai prodotti piemontesi, riletti con piglio creativo...

L’eleganza classica dei ‘bei tempi andati’ è quella che si respira varcata la soglia del Vintage 1997, locale aulico nel cuore di Piazza Solferino.

In questa locanda con camere tipiche, legno a vista e tovaglie bianche la cucina più che mai parla di territorio.