Ristorante dagli ambienti caldi e confortevoli che propone una cucina che, con capacità e senso della misura, intreccia i prodotti del mare alle ricche materie prime regionali.

L’alta ristorazione piemontese, e italiana tutta, ha un debito con Angelo e Luisa Valazza. Sono stati loro a creare, per primi, agli inizi degli anni Ottanta, quel connubio fra cucina di impronta territoriale, basata però sulla qualità estrema delle materie prime, e suggestioni francesi...

La cucina, che non si perde dietro i fatui e vuoti sogni della contemporaneità viaggia sicura in un’aura di consolidato sapere tecnico di chiara ascendenza francese, temprato da decenni di approfondimento della grande tradizionale regionale italiana e dal continuo allenamento al gusto.

Giusto pieds dans l’eau questo spigliato ristorante, ricavato in una antica biglietteria per i battelli, propone una cucina curata...

Nessuna fuga in avanti ai fornelli: tutt’altro. Qui si celebrano le certezze di un risotto mantecato al vino rosso; le sicurezze dei filetti di pesce persico al burro e salvia...

È contemporaneo nell’aspetto, questo curato ristorante. Ma la sua cucina non ha abbandonato le solidità della gastronomia piemontese per inseguire fatue sirene...

Questo luogo curato e confortevole affonda le proprie radici nei primi anni del XX secolo, e continua, ancora oggi, a stupire e deliziare i suoi avventori.

Senza pretestuosi azzardi i piatti si muovono in un’aura d’alta scuola, intrecciando suggestioni mutuate dalle ricette regionali italiane, a pietanze più prettamente piemontesi.

La tradizione è una cosa terribilmente seria. Poveretti quei ‘sedicenti’ critici da quattro soldi che sostengono che tirare bene la sfoglia sia cosa banale. E brasare una carne sia affar di poco conto. Per far bene la prima si deve apprendere l’arte. E per eseguire a puntino la seconda si deve aver studiato. Ben lo sa la cuoca – Paola Naggi – di questa storica insegna di paese...

Cucina d’autore, di piglio creativo, in questo elegante ristorante sul Lago d’Orta...

È un opificio vero e proprio questo confortevole locale che propone una bella cucina, ben piantata sul gusto, ed eseguita partendo da materie prime del territorio, scelte con cura.

Nel cuore delle colline novaresi, questo elegante indirizzo propone una cucina che, grazie a interessanti rivisitazioni, ben concilia territorio e innovazione.

In un ambiente che trasuda storia e fascino d’altri tempi si gustano le antiche e sostanziose ricette della tradizione piemontese, cucinate con ottime materie prime e seguendo scrupolosamente le regole tramandate di generazione in generazione.

Erano i tempi eroici e pionieristici della nascita di ciò che sarebbe poi divenuta la grande ristorazione italiana quando Piero Bertinotti apriva il suo Pinocchio. Correva l’anno 1962...

La proposta gastronomica si distingue per l'armoniosa fusione tra tradizione e innovazione, riflettendo il tocco creativo del cuoco...

Quella di Antonino Cannavacciuolo è una cucina di frontiera, che ha sì un taglio internazionale e risente della vicinanza con il confine, ma percorre l’Italia in lungo e in largo per tornare, infine, alle proprie origini partenopee.