Piemonte a Tavola

In una cascina che profuma di vecchio Piemonte (con un patio – da qui il nome – che affaccia su un curato giardino, ove si mangia nella bella stagione), ben restaurata e ben arredata, trova spazio questo consolidato ristorante che, da oltre vent’anni gestito dalla famiglia Vineis, porta avanti una proposta di cucina centrata e rassicurante, ma con azzeccati spunti di modernità.

I piatti, eseguiti con mano sicura e una buona dose di tecnica, creano un percorso che intreccia, senza soluzione di continuità, i prodotti della regione con il mare. Si può così passare da una ‘tradizionale’ lingua di vitello in salsa verde, vivificata dalla presenza di lime ed erbe aromatiche, a delle più mediterranee tagliatelle con cime di rapa e bottarga di tonno. Fra i secondi, di gran fattura sono tanto la composizione di piccione (in crosta di erbe, la sua coscia cotta al barbecue, e un tortello delle sue interiora), quanto la triglia di scoglio all’acqua pazza con spinaci e mandorle (quest’ultime a dare appena un tocco di grassa amarezza).

Buona è la selezione dei vini, con tante etichette piemontesi (Barolo e Barbaresco, e molti Nebbioli del Nord) ma non solo, proposte a prezzi in linea con il contesto. Servizio affabile e sorridente. Due sono i menu degustazione, proposti a 75 e a 95 euro (con doppia possibilità di abbinamento vini, a 35 e 50 euro). Se ne spendono invece 90 scegliendo quattro piatti alla carta.