Via Alba, 15
Loc. Fontanafredda – Serralunga d’Alba (CN)
Guido Alciati, insieme a sua moglie Lidia, hanno creato il mito della grande cucina piemontese, con i suoi straordinari vini e gli eccelsi tartufi bianchi. Il loro ristorante, a Costigliole d’Asti, non era solo, plasticamente, la porta alle Langhe ma lo era pure metaforicamente: era il luogo ove un territorio, all’epoca ancora povero (si ricordino le pagine di Beppe Fenoglio e di Cesare Pavese) si presentava al mondo, mostrando tutte le proprie potenzialità. # Ora che Guido e Lidia non ci sono più, sono i loro figli a portare avanti l’eredità paterna. Il ristorante, che ha abbandonato il luogo originario, si trova ora negli affascinanti spazi della Villa Reale di Fontanafredda: il luogo che vide gli amori di Vittorio Emanuele II e della contessa di Mirafiori (Rosa Vercellana). Ma la cucina, seppur abbia tenuto il passo dei tempi, non ha perso quell’impronta originaria, schietta e vera, gustosa e essenziale, che da sempre la contraddistingue. Ugo Alciati continua a preparare il vitello tonnato secondo la ricetta di mamma Lidia, così come i fantastici agnolotti continuano a essere proposti con un sugo d’arrosto soave quant’altri mai. Da non perdere anche la guancia di vitello con polenta di mais ottofile. # La cantina, altro vanto di Guido, continua a essere enciclopedica sul Piemonte, in una vertigine di Barolo e di Barbaresco, anche in annate ormai rare. Pani e grissini sono di livello siderale. Il servizio, diretto da Piero Alciati, è di grande eleganza. Il menu degustazione è offerto a 130 euro. Se ne spendono 85 e 110 rispettivamente per due o tre piatti, più il dolce.