All’interno di una rinomata tenuta vitivinicola, in un antico cascinale elegantemente restaurato, questa insegna offre un’ottima cucina d’autore che si muove, con piglio tecnico e ottimi spunti, fra carne, pesce e cacciagione.

È nel Castello di Grinzane Cavour, uno dei simboli di Langa, che Alessandro Mecca ha trovato la sua nuova dimora.

Ai fornelli si lavora di fino, con lungimiranza e sapienza, cercando di portare in tavola l’essenza del Roero: dai piatti di tradizione contadina alle pietanze elaborate con grandi tecniche. Sicché la tradizione territoriale dialoga con la cucina di Langa, con la vicina Liguria e con la nobile e aristocratica Torino.

Lo si scrive sin dall’inizio, tanto per sgombrare il campo da possibili fraintendimenti: l’Antica Corona Reale non è solo uno dei migliori ristoranti del Piemonte, ma dell’Italia intera.

Questa trattoria propone da sempre i piatti tipici della cucina popolare piemontese, eseguiti con attenzione e cura, tanto nella scelta delle materie prime quanto nella loro lavorazione.

Nel centro del paese, a pochi passi dalla torre medievale, questo elegante bistrot, finemente arredato in stile minimal, propone ricette della tradizione, accostate a preparazioni più creative.

I Battaglino, ormai alla quarta generazione con Alessia, offrono una vasta gamma di piatti classici, ma pure ‘alternativi’, tra cui alcune proposte vegane.

Si sta proprio bene in questa curata e linda trattoria, da oltre vent’anni gestita con passione dalla famiglia Sperone.

Siamo a Monforte d’Alba, nel luogo in cui lo chef pugliese Pasquale Laera ha deciso di fermarsi e di aprire un ristorante che è, indiscutibilmente, una delle migliori soste del territorio.

È una osteria di taglio contemporaneo questo spigliato locale che punta tutto sulla selezione e sulla qualità degli ingredienti.

Insalata russa «all’antica» o vitello tonnato? Tajarin «quaranta tuorli» con ragù di Salsiccia di Bra o gnocchi alla toma di Martignana e Fontina con semi di papavero?...

A parlare nei piatti è il territorio, con i suoi prodotti di stagione, interpretati con sagacia e meditato estro dalla mano del cuoco...

Il territorio è protagonista dei menu, grazie a materie prime di aziende agricole piemontesi...

Questa insegna del buon bere e del buon mangiare punta a valorizzare i produttori del territorio...

Gemma Boeri è davvero una istituzione. La sua rustica trattoria è un approdo sicuro per tutti coloro che vogliono gustare la cucina di Langa più verace.

Questo ristorante persevera nella sua filosofia culinaria, che consiste nell'interpretare con rispetto la tradizione gastronomica locale.

...nessun azzardo nei piatti né nessuna ‘confusion’ fra Nord e Sud. Semplicemente – ma gagliardamente – pietanze che uniscono tradizioni differenti all’insegna di gusto e senso della misura.

La cucina, seppur abbia tenuto il passo dei tempi, non ha perso quell’impronta originaria, schietta e vera, gustosa e essenziale, che da sempre la contraddistingue...

La cucina, qui, è prettamente casalinga, con alcune azzeccate rivisitazioni: in carta si trovano piatti come il vitello tonnato, i ravioli del plin con burro e salvia...

La cucina di Fernando Tommaso Forino apporta una visione diversa alla cucina di Langa...

In cucina si lavora di fino, con buon piglio tecnico e tanta attenzione...

Varcando la soglia del ristorante si respira la vera essenza di questo luogo, teso a far vivere agli ospiti un’esperienza gustativa fuori dal comune.

Questa tavola, anno dopo anno, si conferma come una delle più valide del basso Piemonte.

Andrea Alciati, il terzo figlio di Guido e Lidia, porta avanti la tradizione di quel vitello tonnato, di quei plin al sugo d’arrosto e di quel ganascino di vitello al forno che – chi ha avuto la fortuna di assaggiare dalle mani di mamma Lidia – mai dimenticherà...

Questa tavola è vocata alla grande cucina di Langa ma è pure capace di guardare lontano...

La cucina, seppur proponga ricette di derivazione sabauda, è di tale finezza e sostanza, leggerezza e gusto, solidità e bellezza, come raramente si trova altrove. Dove gustare il vitello tonnato più buono? Facile: a Il Centro...

Ristorante che, in mezzo ai bricchi vitati del Roero, propone una cucina di solida fattura, in buona parte ispirata alle tradizioni piemontesi, rivisitate con estro misurato.

Bastano pochi passi all’interno della grande sala vetrata per cogliere il fascino di questo celebre e blasonato locale. Un fascino che trasuda dalle pareti dell’edificio (un asilo degli anni Trenta), come dai profili sinuosi dei bricchi del Barbaresco, che fanno da skyline al ristorante.

Dall’alto delle Langhe il mare non è così lontano. E se non si sente il rumore della risacca se ne possono comunque gustare i profumi e sapori del suo prezioso pescato...

La tavola di Giuseppe D’Errico brilla per eleganza nel piatto, nel gusto, nel servizio.

È una ‘piola’ (osteria) decisamente sui generis quella che si incontra in Piazza Risorgimento. E non potrebbe essere altrimenti perché è la ‘piola’ del sommo ristorante Piazza Duomo.

Nel centro del paese, in ambienti eleganti ma piacevolmente informali, sfilano piatti di gusto e sostanza, chiaramente ispirati alle tradizioni gastronomiche del territorio cuneese.

‘Terrazza con vista’ si può a ben ragione dire di questo storico indirizzo (sempre affollato, soprattutto in estate) che affaccia sui bricchi e sui sorì del Barolo.

Non solo tradizione in questa Torre cheraschese, da vent’anni ormai baluardo di cucina buona e sensata.

La cucina punta tutto suoi prodotti (ben selezionati e di ottima qualità) lasciandoli – intelligentemente – protagonisti dei piatti, senza inutili manipolazioni.

I piatti viaggiano in una dimensione di definito piacere gustativo, senza sbavature o inutili pesantezze...

Curatissima trattoria che, in un ambiente che profuma di antico Piemonte, propone una cucina di tradizione, eseguita con mano attenta, buona materia prima e qualche moderato tocco d’inventiva che, qua e là, con attenzione e senso della misura, vivacizza l’offerta.

In un ambiente rustico ma assai curato questo locale offre una valida cucina del territorio, eseguita non solo con mano gentile e leggera ma con il giusto piglio d’estro.

La proposta di cucina guarda alle stagioni e ai prodotti del territorio...

Evviva la cucina di tradizione, se è studio e conoscenza di materie prime e di territorio. Evviva quindi questa locanda d’alta Langa che offre un approdo sicuro di buona tavola.

Qui l'attenzione ai piatti è notevole, ed è caratterizzata da una maestria culinaria di alto livello e da un marcato senso estetico.

Il luogo è di quelli che toccano il cuore: una locanda in alta montagna (siamo a 1.300 metri), calda e accogliente, tutta legno e pietra, in mezzo alla natura.

Quella di Massimo Camia è una cucina di tradizione, fatta di ricercatezza ed eleganza...

Commovente trattoria del ‘tempo che fu’, questo indirizzo – in un paesino di poche decine di abitanti – è gestito dalla medesima famiglia dal 1872!

Se è fra queste mura che è nato il movimento Slow Food, una ragione c’è. E la ragione è che qui la cucina non solo ripropone, rispettandole, le ricette della più verace tradizione sabauda. Ma le esegue ricercando e utilizzando prodotti di valore, perlopiù reperiti nel circondario.

Si dice ‘osteria’ questo locale ma il suo tono e la sua cucina sono più di una semplice ‘piola’ piemontese.

Molti i Presidi Slow Food in carta, che consta soprattutto di piatti della tradizione, come gli agnolotti del plin, preparati alla perfezione...

Qui si viene per un’autentica proposta gastronomica, fatta di pochi fronzoli e buona sostanza.

Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto, continua ad ammaliare i suoi ospiti. E lo fa con un understatement che è sintomo di olimpica sicurezza...

Negli affascinanti spazi del settecentesco castello, questa storica insegna propone le ricette tipiche della ricca cucina di Langa, preparate con mano accorta.

Cucina e sala, orto e montagna, si parlano in piatti che, secondo stagionalità e disponibilità di giornata, rendono quantomai tangibile e presente il concetto di sostenibilità, in una sorta di viaggio sensoriale attraverso la Val Varaita, intriso di sapori antichi e moderni al contempo (e non disgiunti da un meditato e accattivante accento fusion).

Proprietario e chef di questo avamposto gastronomico è Marco Forneis che interpreta la cucina tradizionale piemontese rendendola impeccabile.

Sono le colline del Roero a circondare questo luogo del piacere gastronomico vocato sì al territorio ma anche alla grande tradizione della cucina francese.

...sono una certezza i suoi piatti, come lo sono il piacere di una accoglienza sorridente e discreta e di un servizio compito ma affabile.

La storia di questo locale affonda le radici nel cuore della comunità del luogo, con generazioni che si sono succedute nel preservare e arricchire le ricette di famiglia.

Antica locanda, da generazioni di proprietà della famiglia Massolino, che propone le ricette tipiche di Langa, con mano finissima, profonda attenzione all’esaltazione di profumi e sapori, e grande eleganza.

La cucina, in mano a Piervincenzo e a suo figlio Matteo, parla un linguaggio di concreta modernità nel quale è il gusto a trionfare, in piatti che, eseguiti alla perfezione, si esprimono al contempo con nerbo e gentilezza.

Dici Carrù e pensi subito al celebre bue grasso, del quale questo paese è patria e simbolo. E proprio il Vascello d’Oro celebra la grandezza e la bontà di questo nobile animale...

In una magnifica villa storica sapientemente restaurata trova spazio questo ristorante raffinato che offre piatti ispirati ai prodotti piemontesi, riletti con piglio creativo...