Piemonte a Tavola

Nel locale di famiglia, oggi più che mai, Manuel Costardi esprime la sua filosofia di cucina. È lui infatti a tenere le redini di questo ristorante, storicamente aperto dai nonni negli anni Sessanta, all’interno dell’hotel Cinzia. L’ingrediente è sempre origine e valore aggiunto di ogni pietanza che qui nasce guardando alla tradizione, certo, ma anche alle influenze che i viaggi hanno lasciato nell’anima dello chef. Il primo motivo per varcare la soglia del ristorante, ça va sans dire, sono i risotti: in carta ce ne sono una ventina. La scelta spazia dalla locale panissa alla vercellese al Carnaroli burro, salvia e lime. Due i percorsi degustazione (a 66 e 140 euro), oltre alla carta (sui 100 euro circa) che offre anche piatti come l’ottima trota marmorata alla brace. Plauso ai dolci, tra cui la crème suorême con ciliegie e cioccolato, e a una carta dei vini completa.