Via Torino, 18
Barbaresco (CN)
Leggenda narra che il nome di questo straordinario vino – Cabernet Sauvignon in purezza – sia stato dato, involontariamente, da Giovanni Gaja, padre di Angelo, il quale, vedendo che il figlio stava espiantando Nebbiolo per impiantare quest’uva internazionale, esclamò: «darmagi» (‘peccato’, in vernacolo locale). Sia che sia agiografia, sia che sia verità, ‘peccato’ sarebbe stato non piantarlo quel Cabernet Sauvignon, visti poi i risultati! Darmagi è difatti un grande, eccelso vino che interpreta nel migliore dei modi l’uva bordolese. Ampio e appagante al naso; sontuoso in bocca (con una morbidezza in perfetto equilibrio con la spinta acida e la scia minerale), Darmagi va apprezzato – meglio se con qualche anno ancora di affinamento (tranquilli, è capace di attraversare i decenni senza problemi!) – con un grande piatto di cacciagione. Sarà poesia!